lunedì 3 settembre 2012

Follia e Potere: Temporale, una poesia

Follia e Potere: Temporale: Tema semplice e inflazionato il temporale è lo spettacolo naturale più descritto e rappresentato dalla poesia e dall'arte in generale; nei...

Temporale


Tema semplice e inflazionato il temporale è lo spettacolo naturale più descritto e rappresentato dalla poesia e dall'arte in generale; nei suoi fragori racchiude infatti l'impulso dell'ispirazione e in questa giornata di fine estate mi sembrava ideale condividere una poesia che limo da tempo, sperando di dare qualcosa in più del solito poetare.

I pomeriggi umidi e nuvolosi non finiscono mai,
mentre Cerco la strada che porta al sole.
All'orizzonte le nuvole sono montagne croate
e poi i rochi tuoni rullano e rompono il cielo,
sola una vela guadagna poco a poco il porto:
lampeggia il faro e "lampa" in cielo.
E nella tregua dei fulmini esplodono le nuvole
nell'intenso ticchettare insistente del tempo:
piove sui tetti e sulle finestre socchiuse, 
le strade in piena riflettono i fragori.
E' la sera ed e' tempesta; poi gocce stanche.

Dina Maria Laurenzi

domenica 12 agosto 2012

Follia e potere a San Vincenzo

“Follia e potere” a San Vincenzo
Dina Maria Laurenzi presenta il libro sulla poetessa dei Navigli

SAN VINCENZO – Nell’ambito degli incontri letterari organizzati dall’assessorato alla cultura del Comune di San Vincenzo, torna l’appuntamento con “Donne che scrivono storie”, la rassegna dedicata all’espressione del mondo femminile. Sabato 18 agosto alla Torre di San Vincenzo alle ore 21.15 sarà presentato in libro “Follia e potere – Alda Merini, le poesie di una vita” scritto da Dina Maria Laurenzi.

LA SERATA – A condurre la serata Paolo Federighi, scrittore e corrispondente de Il Tirreno, che intavolerà un accurato e attento dibattito con l’autrice Dina Maria Laurenzi e Anna Maria Ragaini, rappresentante della Controvento Editrice, che dalle Marche raggiunge la costa tirrenica per questo importante appuntamento culturale che tocca i versi della poetessa dei Navigli. La serata sarà impreziosita dalla presenza di Diego Dari, l’abile illustratore piombinese che ha realizzato la copertina del libro.

IL LIBRO – La figura di Alda Merini ha certamente lasciato un segno indelebile nella storia della poesia, che, attraverso le sue parole, percepiamo, in modo quasi inedito, come una forma di manifestazione dell’anima pura, che riesce a vincere il degrado del corpo e della mente, preservando l’essenza stessa dell’essere umano, anche quando si è costretti ad affrontare situazioni estreme. E proprio questo è l’elemento di maggiore novità: avere cura di se stessi, della propria integrità fisica e mentale, attraverso l’uso della parola e della scrittura, che, nella Merini, si esprime principalmente in forma di poesia e che dà spazio alla descrizione dei propri sentimenti ed emozioni, giungendo a farci comprendere come eterni ed universali valori che non si piegano, neppure quando si è sottoposti ad esperienze traumatizzanti e di potenzialità devastante. L’autrice di questo saggio riesce a farci capire tutto questo e riesce a coinvolgerci in un percorso che ci spinge ad amare la poesia di Alda Merini, non solo perché ci accosta al testo dei suoi componimenti, ma perché ci fa comprendere l’animo della poetessa nel momento della loro stessa elaborazione. In questo modo, riusciamo ad amare la persona e la sua poesia, che, candida e prepotente insieme, ci coinvolge nelle autentiche passioni che hanno salvato l’essenza più profonda di chi, proprio per mezzo della parola scritta, ha mantenuto la possibilità di conoscere il proprio sé e di mantenere con esso un saldo contatto.



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domenica 11 dicembre 2011

Da qui

 La mia ricerca inizia "da qui":

Supero i dubbi quando
la scelta diventa verso;
non mi serve la notte,
nemmeno il fuoco, la fiamma
cerco una luce convulsa.
Non scopro nulla da qui,
solo bordi e lame, argini
che una mano accorge;
distinguo appena il manto
del giorno, la brina sul vetro
e il pomeriggio consumato.

Dina Maria Laurenzi

lunedì 1 agosto 2011

Mancanza + Ingegno = Amore

Follia e Potere potrebbero, per estensione, rappresentare la mancanza e l'ingegno che caratterizzano la vita.
Nel Simposio di Platone, per bocca di Socrate e per insegnamento di Diotima Mantinea, viene raccontato come Penia e Poros, rispettivamente la mancanza e l'ingegno, generino Eros: l'amore.
Penia era innamorata di Poros; la mancanza ci spinge a trovare l'espediente per la completezza; allo stesso modo il vuoto spinge alla disperata ricerca del pieno.
Questo percorso fatto di parole e di logiche può avvicinare gli animi versati al tentativo poetivo, che altro non è che la liberazione dell'anima, custode del sentimento.

venerdì 29 luglio 2011

Perchè "folliaepotere"

Prima di iniziare a "postare" i miei tentativi di scrittura, devo spiegare come posso aver affibbiato al mio blog un nome che racchiude in sè il binomio del male e del bene, dell'involontà e del desiderio, dell'oscuro e dell'aureo.
Il termine FOLLIA è rimbalzato sulla scrivania della mia professoressa di retorica, quando proposi come soggetto della mia tesi di laurea la grande poetessa Alda Merini; allo stesso modo il POTERE si è rivelato in contraltare dell'immaginario collettivo.
Come gli anni universitari mi hanno insegnato non mi sono soffermata alla superficialità della parola e l'inclinazione mi ha spinta al più vicino vocabolario etimologico disponibile: è stato curioso scoprire cosa si nascondesse nella tradizione etimologica del folle.
Folle: http://www.etimo.it/?term=folle&find
Potere: http://www.etimo.it/?term=potere&find
Il male e il bene dell'essere umano, come l'insensatezza e la capacità, si sono rivelati il punto di forza di una bene più ampia riflessione, il vuoto e il pieno dell'esistenza: il vuoto del follis pieno di aria, cioè di nulla, che attraverso il potere inaspettato dell'uomo può diventare pieno di ogni possbilità: e lo stultus diventa signore.